Giovanni Falck

Mandello Lario, 1900 - Milano, 1972
Dal 1948 al 1971 ricopre la carica di Presidente delle AFL Falck. Nel 1963 ha quotato la Falck alla Borsa Valori di Milano.

giovanni-falck

Secondo figlio di Giorgio Enrico, si arruola volontario nella Grande Guerra appena diciottenne. Laureato in Ingegneria industriale al Politecnico di Milano, entra a 26 anni nell'azienda di famiglia: nel 1928 viene nominato procuratore generale e dal 1948 al 1971 ricopre la carica di Presidente. Nel periodo di attività, Giovanni introdusse l’uso dei forni elettrici per ghisa, convertì lo stabilimento di Dongo alla produzione di raccordi in ghisa malleabile, incrementò il sistema idroelettrico della società. Insieme al fratello Bruno, attuò diverse misure antinfortunistiche e di prevenzione che valsero alla Falck la Grande Medaglia d'oro dell'ENPI. Nel 1963 fece quotare in borsa la società.

Uomo di grande cultura e amante della pittura, prese parte a numerosi sodalizi artistici (Amici di Brera, Amici della Scala, Amici del Museo Poldi Pezzoli, Bagutta). Fu anche Presidente della Società per le Belle Arti ed esposizione Permanente di Milano, nonché dell’Istituto tecnico Luigi Settembrini. È stato Vice-presidente onorario dell’Iron and Steel Institute. Contribuì fattivamente alla "Società Milanese per l'Incoraggiamento delle Arti e dei Mestieri", alla costituzione e svolgimento delle attività scolastiche del Centro salesiano di Sesto San Giovanni.

In ambito universitario, fu membro del Consiglio d’amministrazione della Bocconi e del Politecnico, ove caldeggiò la costituzione della prima cattedra convenzionata in Siderurgia a Milano. Nel 1945 fu nominato, dal CLN Alta ltalia, Commissario straordinario dell'Organizzazione industriale di Milano. È stato il primo Presidente di Assolombarda dopo la guerra e Vice-presidente dell'Assider – Associazione industrie siderurgiche italiane.

Persone